Secundum Scripturas Il Padre Nostro nella luce della Parola
Rivista di Vita Spirituale 64 (2010/4-5:419-450)Autore: Paolo Gobbini
- Categoria:
Studi
Scoprire l’unità interiore della Scrittura è un’arte antica, praticata dai giudei prima della distruzione del secondo Tempio (70 d.C.), arte che consente di gioire dell’unità tra un luogo e l’altro delle Scritture. L’articolo rilegge il Padre nostro «leggendo la Bibbia con la Bibbia». Alla luce del IV Vangelo si cerca di mostrare l’unità della preghiera del Signore. Il primo segmento della preghiera del Signore: «sia santificato il Nome tuo – non abbandonare nella tentazione noi, ma libera dal male noi» (Mt 6,9.13) corrisponde alla relazione prima ed ultima, quella con Dio. Il suo Nome si rivela come Colui che è presente nella storia personale dei credenti, non li lascia soli e li libera dal male. Il secondo segmento: «venga il Regno tuo – rimetti i debiti di noi come pure noi li rimettiamo ai debitori di noi» (Mt 6,10a.12) corrisponde alla relazione con il prossimo. La relazione con il prossimo è radicata nello Spirito Santo, Colui che instaura la Signoria di Dio, Regno della koinonia. Il terzo segmento: «sia fatta la Volontà tua, come in cielo così in terra – dà a noi oggi il pane di noi quotidiano» (Mt 6,10b-11) tratta della relazione con se stessi.