Rivista di Vita Spirituale 77 (2/2023)
Anno di stampa: 2023Numero pagine: 128
Autore: AA.VV.
ISBN: 979-12-5452-009-3
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STUDIO E VITA
La coppia Acab e Gezabele. Lettura psico-antropologica di una relazione pericolosa
GUILHEN ANTIER
Le relazioni tra i personaggi biblici di Acab e Gezabele nel libro dei Re offrono uno specchio per decifrare le traiettorie mortifere del desiderio che sono all’opera nella coppia. Quando il desiderio, slegato dalla legge e dal dono originale al quale rinvia, si aliena alla ricerca di un oggetto colmante destinato a confermare l’identità immaginaria del soggetto, quest’ultimo cade su una via di distruzione nella quale s’inabissa trascinando con sé altri. Il racconto biblico è approcciato in una prospettiva psico-antropologica attenta alla dimensione dell’inconscio e messo in prospettiva mediante le sue ricezioni letterarie in Shakespeare, Racine e Melville. La morte appare come la conseguenza di un «volere sempre più vita», il male sorge dalla bramosia illimitata di un bene.
Il viaggio dell’anima nella Commedia di Dante Alighieri
GIUSEPPE REGUZZONI
La Divina Commedia è il racconto di un viaggio, compiuto nella visione, ma intensamente fisico e corporeo. A Dante, poeta cristiano, non importa se non della totalità della persona. Senza nulla togliere alla Scolastica, da cui il pensiero di Dante ha certamente tratto nutrimento, nella sua costante sottolineatura della dimensione materiale e corporea si può certamente cogliere un tentativo di superarne le strettoie teologico-filosofiche attraverso una forma teologico-poetica in cui simbolo e realismo, anche crudo, si intrecciano in continuazione.
VITA CONSACRATA
Discernimento vocazionale. «Francesco, va’ e ripara la mia casa…»
FRA PIETRO MARINI, OFM
Lo scopo di questo contributo è quello di indicare gli elementi essenziali da tenere presenti per un fruttuoso cammino di discernimento vocazionale, che porti un giovane a scoprire la propria vocazione o il Progetto di Dio a suo favore, in ordine al matrimonio, al ministero ordinato o alla vita consacrata. Quanto esposto rimane molto legato all’esperienza del Servizio Orientamento Giovani dei Frati Minori di Assisi che per anni ha accompagnato migliaia di giovani nel cammino progressivo della maturazione vocazionale.
CARMELO VIVO
Abitare la fraternità. Sulle tracce di Teresa di Gesù
LUIGI BORRIELLO, OCD
Il termine “mistica” applicato ai rapporti interpersonali rappresenta una novità assoluta nei documenti del magistero bergogliano e anche nelle nostre esperienze comunitarie. Papa Francesco parla di “fraternità mistica, contemplativa”: ove per “mistica”, in ambito relazionale, egli intende la capacità di “vedere” nell’altro “il figlio di Dio” fatto carne e unito indissolubilmente ad ogni uomo. Teresa di Gesù ha lasciato alle sue figlie e ai suoi figli questa stessa eredità da vivere ai nostri giorni: uno stile di vita profetico e contemplativo.
La preghiera di intercessione in Edith Stein
MARCO PAOLINELLI, OCD
«Stare davanti a Dio per tutti» è la formula mediante la quale Edith Stein caratterizza la vocazione carmelitana. Già prima del suo ingresso al Carmelo, anzi già prima della sua conversione, ella in qualche modo sente che l’esistenza non è esistenza veramente umana se non si fa pro-esistenza. Con la conversione, e con la maturazione della sua fede cristiana, questa pro-esistenza le si chiarisce come una cooperazione all’opera redentrice di Cristo. L’“offerta di sé” del cristiano, innestata nell’“offerta di sé” di Cristo, è feconda di bene nella vita sua, nella vita di quanti in qualche modo gli sono affidati, nella vita della Chiesa e nella vita del mondo.
“Luci” di Teresa di Lisieux per una spiritualità sinodale
STEFANO CONOTTER, OCD
Ispirandosi a un giudizio del padre Yves Congar pronunciato all’inizio del Concilio Vaticano II, che definiva Teresa di Gesù Bambino un faro acceso da Dio alla soglia del XXI secolo, ci chiediamo in che modo la spiritualità della Carmelitana di Lisieux possa contribuire al processo sinodale che la Chiesa sta vivendo a livello planetario. In particolare Teresa può aiutarci a sviluppare quella spiritualità sinodale che garantisce che il cammino della Chiesa sia profondamente teologale. Abbiamo identificato tre aspetti che ci sembrano attuali, ma il desiderio è di approfondire la ricerca perché sia un contributo carmelitano al processo sinodale.
Teresa di Lisieux e l’UNESCO. Una convergenza storica a 150 anni dalla nascita di Teresa
ERMANNO BARUCCO, OCD
I 150 anni della nascita di santa Teresa di Lisieux sono stati l’occasione di un particolare riconoscimento della sua figura anche da parte dell’UNESCO. Quali sono le ragioni di questa significativa convergenza storica? Che cosa mette in valore l’UNESCO della vita e del messaggio di Teresa? Come comprendere i titoli “laici” assegnatole di «Donna di cultura, di educazione e di pace» insieme a quello di «Donna dell’Amore»? Questi titoli trovano fondamento nell’esperienza di santa Teresa come “cristiana” nel suo rapporto con Dio e con Gesù nella comunione di vita nella Chiesa e nel Carmelo? Come è possibile che santa Teresa sia stata scelta in alternativa all’ingegnere Gustave Eiffel (e alla sua celeberrima Torre)?
VITA DELLA CHIESA
Hagia Sophia di Thomas Merton
ALESSIA BROMBIN
Thomas Merton scrisse Hagia Sophia nel 1962. In questo poema, che per la prima volta presentiamo nella sua traduzione italiana, il trappista intese celebrare il principio femminile in Dio. Questi attinse alla tradizione biblica di Proverbi 8, in cui Sophia veniva ritratta come l’incarnazione della forza che operò assieme a Dio nella Creazione, quale principio di generatività, ossia era un modo in cui Dio poteva essere avvicinato dagli esseri umani. Vi sono due volti di Dio in questo scritto, il maschile e il femminile. Sophia è la saggezza, è quell’elemento vitale della tradizione, il punto di contatto e di comunione tra Oriente e Occidente, che, secondo Merton deve essere riscoperto, se si vuole che l’individuo e la società recuperino il loro senso e scopo. Hagia Sophia non intende solamente ricordare la Sapienza, ma compendia in sé l’obiettivo di ogni credente: è ciò che si deve ricercare nella vita spirituale e nella vita umana.
RECENSIONI
R. BOLOGNA OCD, a Dysmas de Lassus, Schiacciare l’anima. Gli abusi spirituali nella vita religiosa
F. ARMENTI, a L. Borriello, Dire l’ineffabile. Il linguaggio dei mistici
R. GIRARDELLO OCD, a Maria Eugenio di Gesù Bambino, Maria tutta Madre ed Ecco il Dio Bambino