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Rivista di Vita Spirituale 76 (1/2022)

Anno di stampa: 2022
Numero pagine: 128
Autore: AA.VV.
ISBN: 978-88-7229-934-0

Lampada ai miei passi

Studio e vita

La tua presenza è la mia gioia.
Gli orizzonti di Sap 8,2-21 (parte seconda)
Roberto Fornara, ocd

Dopo aver ripercorso, in una prima fase, il tema della gioia nel libro della Sapienza, opera del giudaismo alessandrino del I secolo a.C., in questa seconda tappa della ricerca ci si concentra sul capitolo 8, che introduce alla preghiera di Salomone per ottenere la Sapienza. È in questo capitolo, infatti, che si concentra il tema specifico, legato all’uso della metafora matrimoniale (la Sapienza come sposa ideale per il giovane re). In particolare, l’espressione ’euphrosune chai chará («gioia e letizia») al v. 16 appare di particolare rilievo per l’ermeneutica del testo. Estendendo l’indagine all’uso dell’espressione nell’Antico Testamento greco, l’endiadi rivela in modo sorprendente un significato che va al di là della letteralità del testo.


Vita consacrata

«Necessario nel mio posto,
come un arcangelo nel suo»
Mons. Giuseppe Rizzo

Pubblichiamo due lettere del Delegato per la Vita Consacrata, le Società di Vita Apostolica e i Membri degli Istituti Secolari della diocesi di Treviso dalle quali traspare una sapienziale lettura della vita consacrata e della vita di coloro che ad essa sono stati chiamati dal Signore. In questa vita poi ci fanno compagnia tutti coloro hanno avuto una parte decisiva nella nostra vita al servizio del Signore.

Carmelo vivo

Memoria, racconto, solitudine, relazione.
Nelle note autobiografiche e nell’epistolario
di Edith Stein
Michele D’Ambra

Il tema del rapporto fra l’individuo e la comunità ha attraversato tutto l’itinerario speculativo di Edith Stein. Il presente lavoro si presenta come una riflessione su questo tema e assume come angolo di visione privilegiato le esperienze vissute dalla Stein nella sua esistenza raccontate nelle note autobiografiche e nell’epistolario, di cui è imminente la pubblicazione della traduzione italiana dei primi due volumi. Ad essa si premette una breve indagine sulla memoria e sul significato del raccontare e dell’offrire testimonianza di ciò che dà senso alla propria esistenza vissuta alla ricerca della verità e della felicità.

«Matando, muerte en vida la has trocado».
Commento a un verso della Fiamma viva d’amore
Emilio J. Martínez, ocd

Il poema Fiamma viva d’amore di san Giovanni della Croce trova il suo senso pieno quando viene letto in chiave spirituale. D’altronde, il sesto verso della seconda strofa del poema «uccidendo, morte in vita hai trasformato» è stato oggetto di diverse interpretazioni. In questo commento cercherò di mostrare al lettore come Giovanni della Croce non si riferisce in esso alla morte mistica, come alcuni hanno pensato, ma piuttosto alla trasformazione dell’uomo vecchio in uomo nuovo, la quale richiede la morte del primo. L’analisi linguistica e la lettura del commento
sanjuanista al verso oggetto del mio studio consentono di confermare questa interpretazione, di evocazioni paoline, che concorda con la proposta di vita spirituale e il sistema dottrinale di san Giovanni della Croce.

La misericordia narrata da Giovanni della Croce
Bruno Moriconi, ocd

Nonostante il termine specifico (misericordia) non ricorra molte volte negli scritti di san Giovanni della Croce, la scarsa frequenza filologica è compensata da come ne parla, soprattutto nel Cantico spirituale e in Fiamma viva d’amore. La preziosità del suo messaggio consiste, infatti, nell’averla collocata non semplicemente tra gli attributi divini, fonte di speculazione teologica, ma nell’esperienza di chi ne ha sentito la vicinanza e la forza trasformante nella propria vita. Egli parla, infatti, di una misericordia da sperimentare, facendole spazio e abbandonandosi alla sua presenza.

Discorso ai partecipanti al Capitolo Generale dell’Ordine dei Frati Carmelitani Scalzi
Papa Francesco


Vita della Chiesa

Sinodalità, oltre ogni clericalismo
Ugo Sartorio, ofmconv

Dopo alcuni anni in cui si cerca di capire cosa sia la sinodalità, forse è opportuno farlo non più attraverso definizioni formali e deduttive ma mettendo il concetto alla prova dei fatti, facendolo cioè interagire con contesti e temi attuali. Tra questi ha una sua rilevanza il clericalismo, che della mancata sinodalità è una sorta di cartina al tornasole. Il contributo si sviluppa in detta direzione, esaminando innanzitutto la risemantizzatine del termine realizzata da papa Francesco (non più ingerenza dei chierici negli affari mondani, bensì segno di un ministero pastorale dominativo all’interno del corpo ecclesiale), per proseguire con alcune esemplificazioni pratiche: la preminenza del clero e dei religiosi nei confronti dei laici e il fenomeno degli abusi sessuali. La sinodalità dovrebbe essere un antidoto adeguato a tali degenerazioni.

Recensioni
P. Rizza ocd, a L. Borriello – M.R. Del Gaudio – M. Natale,
Mistica e santità nella Gaudete et exsultate.
Atti del V Convegno internazionale di mistica cristiana
(Assisi, 6-8 settembre 2019)

E. Ghini ocd, a A. Riccardi,
La Chiesa brucia. Crisi e futuro del Cristianesimo
R. Fornara ocd, a Giovanni Crisostomo,
Elia, la vedova e la carità. Omelia sulla fratellanza