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La forza evocativa dei sensi nel rito: l’olfatto, il seduttore invisibile

Anno di stampa: 2024
Numero pagine: 393-408
Autore: Elena Mazzon
Rubrica:Studio e vita
Rivista di Vita Spirituale 78 (4/2024)

Nei confronti del corpo il cristianesimo ha ricevuto l’eredità positiva della tradizione ebraica e dell’evento dell’incarnazione. Dobbiamo partire da una riscoperta del nostro corpo per re-imparare ad usare tutti i nostri sensi, per arrivare a capire che nessuno di essi è escluso dalla lode. Trascurandoli, la liturgia ha perso e continua a perdere di realismo e di efficacia e il potere di evangelizzazione delle celebrazioni si spegne lentamente. Perché celebriamo una liturgia disincarnata, quando crediamo in un Dio che si incarna e dialoga con noi? Se i nostri sensi descrivono la nostra umanità, per il Verbo, incarnarsi, è rendere i sensi capaci di Vangelo. In questo articolo andremo alla scoperta di un senso in particolare: l’olfatto.