+39 06 5812385 info@ocd.it Iscrizione alla newsletter
Login

Julia Kristeva e Teresa di Gesù. "Una santa e uno strizzacervelli".

Rivista di Vita Spirituale 64 (2010/4-5:505-515)
Autore: Cristiana Dobner

Articoli

Julia Kristeva, dopo lunghi anni di immersione negli scritti di Teresa di Gesù, ha pubblicato nel 2008 Teresa mon amour, un saggio-romanzo amplissimo che ha acceso un dibattito notevole sulla figura della santa di Avila. Nella lettura dell’opera colpisce immediatamente il fascino esercitato su di un’intellettuale raffinata e colta come Julia Kristeva di quella donna che noi del Carmelo chiamiamo la Santa Madre Teresa. Tuttavia, accanto ad intuizioni pregevoli, il basso continuo dell’“inconciliabile estraneità” deve far scattare un’attenzione precisa che, se rimane disattesa non porta ad una postura spirituale ma solo ad un’analisi psicanalitica. J. Kristeva entra nel Castello ma rimane ancorata dall’io, senza consegnarlo ed aprirlo alla Luce. Prestare attenzione a J. Kristeva e alla sua ricerca su Teresa, leggerne ed apprezzarne gli scritti, non significa avallarli e farli propri. Questa stessa opzione rallegra l’autrice perché predilige i modi diretti e il confronto esplicito. La sfida si apre alla costruzione di un umanesimo che guarda a Teresa come portatrice di un messaggio che, oggi, testimonia, indica e sollecita a trovare nuove strade di espressione, nuove incarnazioni in questa nostra storia: «prima del cinquecentesimo anniversario di Teresa nel 2015, sarebbe tempo di pensare con lei che una rifondazione dell’umanesimo è possibile, a partire dalla tradizione europea: da riapprendere in tutta la sua diversità, alla luce delle esperienze contemporanee».