Abramo e i suoi ospiti (Gn 18: icona di relazioni)
Rivista di Vita Spirituale 65 (2011/3:261-270)Autore: Roberto Fornara
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Editoriale
Il celebre testo dell’ospitalità di Abramo a tre misteriosi personaggi presso le Querce di Mamre (Gn 18) ha ispirato in epoca patristica un’ermeneutica segnatamente trinitaria. Pur senza rinnegare la lettura trinitaria del brano, in qualche modo giustificata dalle ambiguità e dalle reticenze del testo ebraico (ad esempio il continuo alternarsi fra il singolare e il plurale: si tratta di un ospite o di tre ospiti?), è opportuno chiedersi più concretamente che cosa significhi questa lettura e in che senso si possa definire trinitario un passo del Primo Testamento. Chi ha studiato approfonditamente il testo dal punto di vista lessicografico e teologico è giunto alla conclusione che il brano presenti una prospettiva trinitaria non semplicemente in riferimento all’identità misteriosa dei tre personaggi accolti dal patriarca, ma per la rete di relazioni che si vengono a creare tra Abramo e lo straniero.