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Le Carmelitane di Compiègne. Dalla ghigliottina al Cielo

Anno di stampa: 2023
Numero pagine: 256
Autore: Gabriele Della Balda
ISBN (edizione cartacea): 979-12-5452-000-0

ORA SANTE!

Le Carmelitane di Compiègne furono testimoni e messaggere di pace quando salirono al patibolo cantando, il 17 luglio 1794. La loro ostinazione nel vivere il proprio impegno religioso fu percepita dai loro accusatori come un fanatismo insopportabile, quando esse vi vedevano invece il segno semplice e vero della loro fedeltà a Cristo e all’impegno particolare e totale verso di Lui. Accettando la procedura per equipollenza e rilanciando così il processo di canonizzazione delle sedici Carmelitane, papa Francesco conferma che la loro testimonianza è di grande attualità per la Francia e per il mondo intero.


Gabriele Della Balda ci prende per mano in un percorso attento e scientifico, ma accessibile a tutti, senza smorzare tutta quella carica di tagliente e cocente verità che questa “storia” porta con sé.

Particolarmente adatto a chi vuol essere confermato in ciò che può vivere e fare in nome di Gesù.

AUTORE
Gabriele Della Balda, laureato in Filologia moderna, con specializzazione in Tradizione e interpretazione dei testi, presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. È autore di pubblicazioni su diverse figure di santità.





PREFAZIONE
di monsignor Jacques Benoit-Gonnin, Vescovo di Beauvais, Noyon e Senlis

All’avvicinarsi della sua Passione, Gesù ha comandato fermamente ai suoi discepoli:

Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.

Testimoni e messaggere di pace furono le Carmelitane di Compiègne quando salirono al patibolo, il 17 luglio 1794. La loro ostinazione nel vivere il proprio impegno religioso fu percepita dai loro accusatori come un fanatismo insopporta­bile, quando esse vi vedevano invece il segno semplice e vero della loro fedeltà a Cristo e all’impegno particolare e totale verso di Lui.

Non ci mostrano una strada da seguire, con lo stesso coraggio e la stessa serenità attinti all’amore per Cristo e la certezza che Egli merita d’essere preferito a ogni altro bene terreno?
Il 25 maggio 1906, durante la beatificazione delle martiri, il mio predecessore monsignor Marie-Jean-Célestin Douais, rivolgendosi a papa Pio X, lo ringraziava della sua decisione, dichiarando:

In queste sedici Carmelitane, lei ci mostra, in effetti, delle mar­tiri, e quanto ammirabili! Dolci, forti, gioiose, esse salirono al patibolo con la benedizione della loro madre priora e per ob­bedienza, traboccanti di gioia nel donare la loro vita a testi­monianza dell’invincibile amore che esse avevano dedicato al Sacro Cuore di Gesù.

Queste donne ammirevoli, arrestate il 25 giugno 1794 e giustiziate il 17 luglio successivo, non si sono tirate indietro davanti al dono e alla perdita della loro vita. La folla rimase impressionata dalla loro dignità quando salirono sul patibolo intonando canti e salmi, offrendosi «perché la pace fosse resa alla Chiesa e allo Stato».
Accettando la procedura per equipollenza e rilanciando così il processo di canonizzazione delle sedici Carmelitane, papa Francesco conferma che la loro testimonianza è di grande attualità per la Francia e per il mondo intero.

Il nostro mondo e la Chiesa hanno bisogno di artefici e testimoni appassionati per la pace. La testimonianza e l’in­tercessione delle beate suscitano, confermano e fecondano ciò che noi possiamo vivere e fare in nome di Gesù, in favore della pace nei nostri paesi e nel mondo.
Possiamo ricordarci che santa Teresa di Gesù Bam­bino e del Volto Santo (la «petite Thérèse») rimase molto impressionata dalla loro storia. Così, nel 1894, per il centenario del loro martirio, con le sue consorelle del Carmelo di Lisieux (Calvados), ella confezionò due orifiamme, ovvero due sten­dardi, ancora oggi conservati presso l’attuale Carmelo di Compiègne a Jonquières.
Se alcune opere letterarie e operistiche hanno largamente contribuito alla notorietà delle beate, le numerose testimo­nianze di grazie, ricevute tramite la loro intercessione, mo­strano che ancora oggi c’è qualche cosa di attuale e di univer­sale nella loro testimonianza.
La presente opera di Gabriele Della Balda parteciperà essa stessa a una migliore conoscenza della testimonianza e dell’attualità del martirio del Carmelitane di Compiègne. Come voi stessi potrete direttamente far esperienza dalla let­tura di quest’opera, non è possibile restare indifferenti in­nanzi alla vita e al martirio di queste donne!
È per questo che vi incoraggio a unirvi a me nel recitare una preghiera diffusa nella diocesi di Beauvais, in cui esse hanno vissuto:

Dio nostro Padre,
tu hai talmente amato il mondo
da avergli inviato tuo figlio Gesù,
perché vi portasse la salvezza e la pace.
Nella situazione tormentata in cui si trova il mondo,
il nostro paese e la tua Chiesa,
e innanzi alle numerose sfide che si devono ancora rivelare,
noi imploriamo il tuo intervento,
incoraggiati dalla testimonianza
delle beate Carmelitane di Compiègne.
Che sia restaurata l’unità
e che giunga la pace nella Chiesa
e nel mondo,
e che una potenza rinnovatrice
animi la testimonianza di tutti i tuoi figli.
Amen

INDICE
"O figlie di Teresa"

Padre Nicola Galeno, ocd celebra le 16 nuove sante.