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La piccola via
Secondo gli scritti di santa Teresa di Gesù Bambino

Anno di stampa: 2022
Tipo di copertina: cartonato
Numero pagine: 72
Autrice: Judith Bouilloc
Illustratore: Sara Ugolotti

ISBN edizione cartacea: 978-88-7229-972-2
Traduzione italiana di
La petite voie di Judith Bouilloc e Sara Ugolotti

Una bambina piccolina aspetta in mezzo al sentiero. Volge a Enrico il suo sguardo blu-verde con un sorriso pieno di luce:
– Benvenuto, Enrico!
Vedendo il suo giovane volto, i suoi capelli castani, Enrico pensa a un piccolo fiore. Un fiorellino che assomiglia alla sorellina che tutti sognano d’avere. Si chiama Teresa e il bambino è molto felice d’incontrarla.
– Sto cercando di salire sulla montagna di Dio, spiega Enrico alla piccola Teresa. Puoi dirmi quale è il sentiero che vi conduce?
– Oh, sì! Segui questo, sempre dritto. Enrico fa un salto di gioia.
– Hai l’aria di conoscere bene questo cammino!
Teresa dice:
– Lo chiamo anche la piccola via! È un cammino per diventare santi.

Un libro di spiritualità adatto ai bambini per raccontare loro, al modo di Teresa di Gesù Bambino, la piccola via della santità. Il testo è accompagnato da splendide illustrazioni a colori.
Rivolto ai bambini (ma di aiuto anche per gli adulti), riprende alcune delle perle preziose che ci ha lasciato santa Teresa di Gesù Bambino riguardo la sua piccola via per arrivare a Dio, quali: 1. il desiderio di Dio; 2. l’attrazione verso le piccole cose e l’accettazione della nostra piccolezza; 3. la certezza che il nostro nome è già scritto in cielo; 4. ogni anima è diversa dall’altra; 5. la scoperta della piccola via; 6. l’ascensore che porta fino al Cielo (le braccia di Gesù); 7. l’abbandono a Dio; 8. l’Amore è tutto.

Judith Bouilloc è una scrittrice francese specializzata in libri per ragazzi, nata nel 1988 a Nizza. Premiata al Prix Emergence 2018 e al premio Actuailes des lecteurs nel novembre del 2019 per il suo libro L’arrache mots (Hachette, 2019).

Sara Ugolotti è un’illustratrice nata nel 1988 a Reggio Emilia. Dopo aver ottenuto il diploma scientifico e la laurea in Architettura consegue il diploma di Illustrazione presso la Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia. Lavora fin da subito come illustratrice professionista nel settore dei libri per ragazzi per il mercato italiano ed estero.

Commento di una lettrice:

Questo bel libretto per bambini riprende alcune delle perla preziosa che Santa Teresa di Gesù Bambino di Lisieux ci ha lasciato riguardo la sua piccola via per arrivare a Dio. Direi che anche gli adulti potranno approfittare della lettura e ― se non l’hanno ancora fatto ― li spronerà certamente a scoprire questa grande Santa, a leggere i suoi scritti e ― se non altro ― a riportarsi alle domande e riflessioni che si è posto il piccolo protagonista del libretto, Enrico. Poi, ancora una volta, come per il libretto sul Castello interiore, le immagini presenti nel libretto aiutano i bimbi a visualizzare le perle che sono loro trasmesse con un linguaggio semplice e adatto a loro. Io le riassumerei qui in otto punti, poi al lettore di fare le sue riflessioni. Queste perle potranno aiutare i bimbi (e adulti) ad avanzare nel cammino di fede e affrontare le avversità della vita.

1. Il desiderio di Dio. L’autrice del libretto raffigura questo desiderio come una «una chiamata della montagna» per nostro piccolo protagonista, Enrico. È là che Enrico vuole andare, là sulla più alta montagna, là dove la terra tocca il cielo.... «au sommet de l’amour». Così proprio come Santa Teresa di Gesù Bambino. «C’est ton Amour, Jésus, que je réclame». «Sento nel mio cuore desideri immensi ....» dice Santa Teresa di Gesù Bambino. Ma il nostro piccolo protagonista, come sperimentato dalla nostra Santa, si deve confrontare con i suoi limiti.…

2. L’attrazione verso le piccole cose e l’accettazione della nostra piccolezza. Enrico rimane affascinato dall’attività della formica, dal piccolo fiorellino di montagna, dai ragnetti d’acqua che con le loro zampette scivolano sull’acqua .... e si rende ben presto conto che è grazie alla sua piccola taglia che quando cade non cade da tanto in alto e che non si fa tanto male e si può rialzare più facilmente. Comprende allora rapidamente l’importanza della sua «petitesse» per arrivare sulle cime della montagna più facilmente. Come disse la stessa Santa Teresa: «je me réjouis d’être petite puisque les enfants seuls et ceux qui leur ressemblent seront admis au banquet céleste».

3. La certezza che il nostro nome è già scritto in cielo, la certezza dell’amore di Dio per noi: Come Santa Teresa, Enrico guardando le stelle vede disegnato l’iniziale del suo nome.... «Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli» (Lc 10, 1-12.17-20).

4. Ogni anima è diversa d’altra, come un campo di fiori dove i fiori sono diversi, tutti con le loro specificità… ed è questo che piace a Dio! Enrico nel suo cammino verso le vette della montagna comprende questo. Santa Teresa di Gesù Bambino lo aveva tanto minuziosamente spiegato nel suo manoscritto Storia di un anima: «Mi sono chiesta a lungo perché il Buon Dio facesse delle preferenze, perché tutte le anime non ricevessero un uguale grado di grazie… Ho capito che se tutti i fiorellini volessero essere delle rose, la natura perderebbe il suo manto primaverile, i campi non sarebbero più smaltati di fiorellini...Così accade nel mondo delle anime che è il giardino di Gesù.... la perfezione consiste nel fare la Sua volontà, nell'essere quello che Lui vuole… Ho capito anche che l'amore di Nostro Signore si rivela tanto all'anima più semplice, che non oppone alcuna resistenza alla sua grazia, quanto all'anima più sublime.....Come il sole rischiara sia i cedri sia ogni fiorellino, come se esso fosse l'unico sulla terra, così Nostro Signore si occupa in modo particolare di ogni anima come se essa non avesse uguali...» (da Storia di un'anima).

5. La scoperta della piccola via proposta da Santa Teresa di Gesù Bambino. A un certo punto Enrico si trova a un crocevia di cammini e strade che salgono la montagna. «La strada della competizione» per i competitivi, la «strada delle celebrità», il «sentiero impervio dei cavalieri» che Enrico vorrebbe percorrere ma che si rende conto di non farcela.... poi, Enrico scopre un nuovo cammino « la via delle piccole cose».… e decide di intraprenderlo per scalare la «rude scale della perfezione». 

6. L’ascensore che porta fino al Cielo. Santa Teresa di Gesù Bambino appare nel cammino scelto da Enrico e gli insegna una via molto dritta, molto corta, una via tutta nuova… «Noi siamo in un secolo delle invenzioni, non è più necessaria la fatica de salire i gradini di una scala....» e introduce a Enrico l’ascensore che li eleva fino al Cielo.... questo ascensore sono le braccia di Gesù! Per questo non abbiamo bisogno di crescere, bisogna restare piccoli. Se non è possibile di crescere da se, è invece possibile crescere «in» Gesù portati dalle Sue braccia «Come una madre carezza il suo bimbo, così vi consolerò, vi porterò sul mio cuore e vi terrò sulle mie ginocchia !» (Is 66, 12-13). E così Santa Teresa di Gesù Bambino spiega al nostro piccolo protagonista che nei momenti più difficili del suo cammino verso le cime della montagna, le impronte sulla neve non erano i suoi passi ma quelli di Gesù che lo hanno portato.

7. L’abbandono a Dio. Mai Gesù abbandona un anima. Al contrario, non cessa di considerarla ed è per questo che Santa Teresina ci invita a fissare il nostro sguardo a Lui con confidenza. «Confidenza. È la mano di Gesù che conduce tutto. Confidenza! La confidenza fa miracoli» (Santa Teresa). La confidenza è più forte della fiducia.... è affidarsi/abbandonarsi completamente a Dio. In questo modo, con tale confidenza arriveremo a ottenere la pace interiore nelle prove accettando la nostra fragilità e mettendo intera confidenza in Dio e abbandonandoci a Lui.

8. L’Amore è tutto! E la pioggia di rose di Santa Teresa di Gesù Bambino. Come diceva già da bambina di fronte a una cesta di giochi da cui pescare, «scelgo tutto». Santa Teresa di Gesù Bambino dirà più tardi «Gesù la mia vocazione l’ho finalmente trovata: la mia vocazione è l’amore. Si, ho trovato il mio posto nella Chiesa. Nel cuore della Chiesa, io sarò l’amore. Così sarò tutto e il mio sogno sarà attuato». Ma «un’anima infiammata d’amore non può restare inattiva». Così, santa Teresa di Gesù Bambino ha promesso che dopo la sua morte avrebbe fatto piovere dal Cielo dei petali di rose (= le grazie). «Sento che la mia missione di fare amare il buon Dio come io lo amo, di dare la mia piccola via alle anime» (Santa Teresa). E così Enrico, il nostro piccolo protagonista, non potrà restare inattivo una volta raggiunte le cime dell’Amore.

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