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Il rapporto tra la persona e la comunità nella visione cristiana di Edith Stein

Anno di stampa: 2021
Tipo di copertina: brossura a filo refe
Numero pagine: 528
ISBN edizione cartacea: 978-88-7229-926-5
Autore: Joseph Heimpel

Seconda edizione rivista e corretta


“Che cos’è l’uomo?”. Questa domanda fondamentale dell’antropologia di tutti i tempi guida anche Edith Stein nei suoi numerosi studi negli ambiti della fenomenologia, della pedagogia, dell’antropologia cristiana e della spiritualità. Già la vita di Edith Stein (1891-1942) e il suo martirio, nel lager di sterminio ad Auschwitz, è una eloquentissima risposta alla domanda antropologica: l’uomo è un cercatore di Dio, è un pellegrino, che parte dal mondo con tutti i suoi limiti e le sue oscurità, per giungere a quella vita, che non ha più né limiti, né oscurità. E lo è come persona e come comunità. Leggendo e scoprendo in Cristo la verità essenziale sull’uomo, Edith Stein sviluppa una visione cristiana sull’uomo, rilevando il senso ultimo dell’esistenza umana e la via per realizzare questo senso.

L’autore ha cercato di articolare la ricchezza apportata al tema trattato da questa grande filosofa e carmelitana, poi martire nel campo di concentramento di Auschwitz. Dal confronto con alcuni autori contemporanei emerge l’attualità della Stein in questioni relative all’antropologia, all’educazione, alla cultura e alla vita personale e sociale. Il testo di questa seconda edizione è in diversi punti emendato e corretto rispetto alla prima, dell’ottobre 2005, ma il tempo trascorso dalla prima edizione sembra confermare l’attualità di molte proposte della Stein nei campi della spiritualità, dell’antropologia e dell’educazione.

Raccomandato agli educatori di singoli individui o di gruppi e comunità, autorità civili e religiose, appassionati di filosofia, in generale ogni uomo quale essere relazionale.

AUTORE
Joseph Heimpel è nato il 28-11-1961 in una famiglia di agricoltori, a Wangen im Allgäu, nella Svevia, Germania. Dopo le scuole pubbliche e professionali, per l’agricoltura, e alcuni anni di lavoro nella fattoria paterna, egli sente la chiamata di Gesù Cristo. Dal gennaio ’92 al dicembre ’95 consegue lo studio di filosofia e teologia a Lantershofen, diocesi di Treviri, Germania e, terminatolo, entra nel 1996 tra i Carmelitani scalzi della Provincia toscana, nel convento di San Matteo in Arcetri, Firenze. Ivi emette i voti solenni nel 2001, e l’anno seguente è ordinato sacerdote. Nella Facoltà teologica dell’Italia centrale, a Firenze, egli consegue gli studi di antropologia teologica, ottenendo la licenza, nel giugno 2001, con il lavoro La grazia nella concezione antropologica di Edith Stein e, nel febbraio 2004, il dottorato, con la tesi Il rapporto tra la persona e la comunità nella visione cristiana di Edith Stein.