Il Giardino delle meraviglie. Secondo santa Ildegarda di Bingen
Anno di stampa: 2023Tipo di copertina: cartonato
Numero pagine: 72
Autrice: Judith Bouilloc
Illustratore: Sara Ugolotti
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Santa Ildegarda di Bingen, una grande profetessaa misura dei bambini.
− Buongiorno, mormora Riccarda che è appena entrata, tutta intera, nel mondo di santa Ildegarda.
Lo sguardo blu trasparente della religiosa si volge verso la bambina.
− Buongiorno, sorellina, come stai? risponde con una voce melodiosa.
− Va bene, grazie… risponde timidamente la fanciulla che non ha il coraggio di parlare dei suoi problemi di salute. Di che cosa parla il libro che stai scrivendo?
− Della natura. Sto cercando di descrivere le specie animali e vegetali che conosco. Per questo osservo: per capire meglio.
E inclino l’orecchio del mio cuore!
Un libro di spiritualità adatto ai bambini per raccontare loro, alla maniera di Ildegarda di Bingen, le meraviglie del giardino di Dio.
Judith Bouilloc è una scrittrice francese specializzata in libri per ragazzi, nata nel 1988 a Nizza. Premiata al Prix Emergence 2018 e al premio Actuailes des lecteurs nel novembre del 2019 per il suo libro L’arrache mots (Hachette, 2019).
Sara Ugolotti è un’illustratrice nata nel 1988 a Reggio Emilia. Dopo aver ottenuto il diploma scientifico e la laurea in Architettura consegue il diploma di Illustrazione presso la Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia. Lavora fin da subito come illustratrice professionista nel settore dei libri per ragazzi per il mercato italiano ed estero.
UN PENSIERO INNOVATIVO CHE ISPIRA
Da In buon fede, Solferino, Milano 2023, pp. 179-181
Franca Giansoldati: Nella Chiesa i ritardi nel riconoscere il peso delle figure femminili sono evidenti. Prendiamo il caso di Ildegarda di Bingen, mistica, scienziata, teologa, compositrice, musicista, filosofa, politica. Un’intelligenza geniale ampiamente riscontrabile nella sua vasta opera. È stata consigliera di Federico Barbarossa in un’epoca segnata dall’arretratezza della condizione femminile. La sua grandezza, però, è stata scoperta solo di recente: con Giovanni Paolo II viene fatta beata e Benedetto XVI le ha reso finalmente giustizia proclamandola Dottore della Chiesa e santa. Ildegarda non è un esempio dell’irrisolta questione femminile?
Card. Gerhard Müller: È vero, nel mondo Ildegarda non è mai stato molto conosciuta, ma in Germania è stata sempre tenuta in alta considerazioni dai teologi e venerata come santa dal popolo, ben prima della sua canonizzazione. La sue opere sono studiate e tradotte e il monastero di Eibingen, che dista quindici chilometri da dove sono cresciuto, è noto a tutti, è un luogo famoso. A livello mondiale la sua figura è rimasta a lungo relegata in un ambito accademico, solo gli specialisti riconoscevano la profondità del suo pensiero. Tuttavia è una mistica grandiosa. In passato altre donne – poche – hanno avuto ruoli simili, penso a Macrina sorella di Basilio Magno o a Caterina di Siena, ma effettivamente si contano sulle dita di una mano. Mentre i Dottori della Chiesa o i Padre della Chiesa sono numerosi. Il ritardo su Ildegarda di Bingen è stato colmato da Benedetto XVI. Da tedesco la conosceva bene e apprezzava l’approccio filosofico e teologico che la mistica medievale sviluppò nei confronti di Dio – Dio è amore -, di conseguenza a Ildegarda, Ratzinger riconobbe un pensiero innovativo al quale lui stesso si sentiva vicino e al quale si è ispirato.